Mastoplastica Additiva: Guida Completa per un Seno Armonioso e Proporzionato
La mastoplastica additiva rappresenta un intervento chirurgico estetico volto ad aumentare il volume del seno, conferendogli una forma armonica e proporzionata rispetto al fisico della paziente. Si rivolge a donne che desiderano:
- Correggere una ipoplasia mammaria congenita: ovvero uno sviluppo mammario insufficiente fin dalla pubertà.
- Riguadagnare volume dopo un dimagrimento significativo: che ha determinato una riduzione del tessuto adiposo mammario.
- Ristabilire la simmetria: in caso di seno asimmetrico a causa di fattori congeniti o traumatici.
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Migliorare l’autostima e la femminilità: donando maggiore sicurezza e benessere nella propria immagine corporea.
Come funziona la mastoplastica additiva?
L’intervento prevede l’inserimento di protesi mammarie generalmente riempite di gel di silicone coesivo o raramente di soluzione salina, disponibili in diverse forme e dimensioni per adattarsi perfettamente alle esigenze individuali. La scelta della protesi avviene durante la visita pre-chirurgica, in base all’analisi della morfologia del seno, del torace e dei desideri della paziente. Non esiste una solo protesi ma quella giusta che meglio si adatterà al singolo caso sulla base della visita specialistica.
Esistono tre principali tecniche di posizionamento
- Retro-ghiandolare: le protesi vengono inserite dietro la ghiandola mammaria, al di sopra del muscolo pettorale.
- Retrofasciale: le protesi vengono inserite dietro la fascia del muscolo grande pettorale
- Dual-plane: le protesi vengono posizionate parzialmente sotto il muscolo pettorale e parzialmente dietro la ghiandola.
Le incisioni chirurgiche possono essere effettuate in tre punti:
- Solco mammario: la cicatrice rimane nascosta nella piega sotto il seno.
- Bordo inferiore dell’areola: la cicatrice è poco visibile nella parte inferiore dell’areola mammaria.
- Periareolare: la cicatrice circonda l’areola mammaria quando si rende necessario associare una mastopessi per ptosi molto lievi (mastopessi additiva).
La scelta della tecnica e dell’incisione dipende da diversi fattori, tra cui la forma e la ptosi del seno, la qualità della pelle e le preferenze della paziente.
Mastopessi additiva:
unire aumento e rimodellamento
In caso di seno cadente (ptosi mammaria), la mastoplastica additiva può essere abbinata ad un rimodellamento del seno, chiamato mastopessi additiva. In questo caso, le cicatrici potranno essere posizionate intorno al bordo areolare, verticali o a “T” invertita, a seconda del grado di ptosi mammaria.
Scelta del chirurgo e preparazione all’intervento
È fondamentale affidarsi ad uno specialista chirurgo plastico esperto e qualificato, in grado di valutare attentamente le caratteristiche individuali della paziente e di consigliare il percorso terapeutico più idoneo. La visita pre-chirurgica comprende:
- Un’accurata anamnesi per raccogliere informazioni sulla salute generale, sulle eventuali assunzioni di farmaci e sulle allergie.
- Un esame obiettivo del seno per valutare la forma, la dimensione, la ptosi e la qualità della pelle.
- Un colloquio approfondito per comprendere i desideri e le aspettative della paziente.
- Eventuali esami diagnostici come mammografia (a seconda dell’età) ed ecografia mammaria. In casi selezionati può essere richiesta una risonanza magnetica.
La paziente dovrà seguire alcune indicazioni pre-operatorie, come sospendere l’assunzione di alcuni farmaci e non fumare nelle settimane precedenti e successive all’intervento.